Se mi segui da un po' avrai sicuramente notato che
"sperimentare" è una delle mie parole preferite ed è sicuramente quella più presente nel mio vocabolario.
Per me sperimentare è sempre stato qualcosa in più del fare l'AB test sul colore del pulsante sulla landing page.
È un approccio, uno stile di vita. Oserei dire quasi una filosofia.
Avere un approccio sperimentale significa rinunciare alle proprie certezze.
Significa saper fare un passo indietro.
Significa rimettersi continuamente in discussione.
E per me tutto questo è fondamentale, è l'unico modo con il quale si cresce, ma ancor prima è l'unico modo con cui si sopravvive.
Molto darwiniana la mia visione, lo so. Ma penso che questo approccio si applichi sia alla vita lavorativa che a quella privata.
Con sfumature e pesi diversi, la sperimentazione è ciò che ci tiene vivi, ci fa andare avanti, ci permette di essere delle persone migliori prima e dei professionisti migliori poi.
Se tutto
questo era vero fino a qualche anno fa, lo è ancora di più nel momento storico che stiamo vivendo. L'arrivo prepotente dell'intelligenza artificiale nelle nostre vite cambierà tutto, anzi sta già cambiando tutto.
Ecco, in questo scenario per me un approccio sperimentale diventa non solo necessario, ma vitale.
Ma la grande domanda da farsi è: siamo disposti a rimetterci in discussione?
Ne ho parlato in dettaglio
in questa bellissima intervista che mi hanno fatto per il podcast di Treedom. Credo che sia la migliore che mi sia mai stata fatta. Ti consiglio di guardarla, secondo me è ricca di spunti di riflessione.